Blockchain e Facility Management

Numerose imprese che operano sulla frontiera tecnologica, da tempo, si stanno orientando verso un comune denominatore: snellire le operazioni per riuscire, di conseguenza, a ridurre i costi senza rinunciare ad aumentare l’efficacia. Proprio in quest’ottica si inserisce senza troppe forzature la crescente tendenza all’utilizzo della Blockchain.
 
C’è anche chi, con particolare ottimismo, vede quella della Blockchain come la prossima grande rivoluzione informatica, che andrà a sviluppare nuove efficienze con lo scopo di introdurci ed abituarci ad un moderno e lungo periodo che getterà le proprie basi su 4 valori fondamentali: Decentralizzazione – Trasparenza – Sicurezza – Immutabilità
 
Ma cos’è, in pratica, la Blockchain? Si tratta di un processo di registrazione che consente di catalogare le transazioni in un libro mastro digitale, distribuito su più cloud in una rete. Questo libro mastro digitale non si trova dunque sul server privato dell’azienda e fornisce una registrazione permanente di attività tra le parti. Dato che numerosissime imprese possiedono una sorta di libro mastro privato per la contabilità e la detenzione di informazioni finanziarie, si fa presto ad intuire come la tecnologia blockchain abbia tutto il potenziale per essere applicata ovunque sia utilizzato o ovunque ci sia bisogno di avere un libro mastro di registrazione e siano in corso transazioni. La vera rivoluzione infatti è che questa tecnologia consente un livello senza precedenti di sicurezza, immutabilità e tracciabilità, poiché i contenuti non possono essere modificati in quanto crittografati, archiviati e distribuiti sui dispositivi attraverso la rete. 
 
In più, per le sue caratteristiche, la Blockchain risulta destinata ad avere un carattere pervasivo che va oltre l’ambito prettamente finanziario, per diventare fattore strategico anche in altri settori: il real estate e tutti i fornitori di servizi che vi sono connessi possono trarre rilevanti benefici dall’applicazione della tecnologia Blockchain. Questo nuovo modo di condividere informazioni offre maggiore sicurezza rispetto alle piattaforme attuali senza margini di errore e si serve della crittografia che rende più difficile l’hacking rispetto alle piattaforme di condivisione tradizionali. Migliora la governance dei dati utilizzando un approccio basato su standard in grado di gestire transazioni semplici e complesse. 
 
Tra i tanti campi in cui questa innovativa modalità di condivisione delle informazioni può trovare terreno particolarmente fertile è il Facility Management, dove la condivisione e trasmissione di informazioni e dati è fondamentale non solo nel lavoro quotidiano degli operatori sul campo, ma anche nel rapporto tra il fornitore di servizi di facility e il cliente. L’utilizzo di una Blockchain privata per tenere traccia della manutenzione periodica e delle visite di servizio, ad esempio, fornirebbe tracciabilità e, di conseguenza, maggiore responsabilità agli addetti ai lavori. I manager del facility sapranno in tempo reale cosa è successo, quando e perché, ma anche come bisogna agire per risolvere i problemi, oltre a prevenirli. Oggi le informazioni sono senza dubbio un valore e così la Blockchain potrà aggiungersi all’IoT per ridurre in maniera considerevole i tempi di scambio delle informazioni aumentando efficienza e operatività.
 
L’esecuzione di contratti più “smart” che diano la possibilità di sbloccare automaticamente i pagamenti aggiornando la blockchain dopo che il lavoro è stato verificato, può essere un trend da imboccare per semplificare la gestione e la registrazione delle transazioni e dei lavori. Tutto ciò è reso più facile grazie alle interfacce, ai sensori ed ai controlli intelligenti integrati degli impianti, che possono fornire numerosi dati, una volta completati i normali interventi di manutenzione e assistenza. 
Per i lavori di grandi dimensioni l’uso di contratti “smart” potrebbe, con l’attuale livello tecnologico, non essere ancora pienamente efficiente nella gestione dei tanti processi proprio a causa della complessità dei contratti stessi. Tuttavia la registrazione di tutte le transizioni in una Blockchain privata consentirebbe una maggiore trasparenza ai fini della conservazione dei dati finanziari e garantirebbe tracciabilità di fatture e contratti precedenti: memorizzare dunque le informazioni sulle transizioni in una Blockchain è un ulteriore vantaggio in termini di sicurezza, vista l’immutabilità della stessa. Si può considerare un grande gruppo di soggetti interessati, dunque una Blockchain pubblica che contiene record di trasferimenti accessibili da chiunque, oppure una Blockchain privata condivisa tra il cliente e chi fornisce il servizio, ma c’è anche la possibilità di condividere informazioni internamente all’azienda tra i vari comparti operativi. 
 
Ad oggi nonostante sia chiaro cosa abbia da offrire questa nuova tecnologia, l’adozione su larga scala è ancora lontana. Nel sondaggio del Board of Directors del 2016 (Gartner Emerging Tech Hype Cycle, Gartner Inc.), il 36% ha considerato la tecnologia blockchain come un’opportunità, il 21% una minaccia: la paura dell’ignoto è spesso sovrastante, occorre dunque iniziare ad istruirsi. Per il Facility Management la Blockchain promette però di fornire un tracciabile digitale basato sulla trasparenza dei servizi, al fine di promuovere relazioni di successo tra gli attori della domanda e dell’offerta. 
 
 
 
 
 
Rocco Ruggiero - Chief Operating Officer FSI Company      Alessandro Belloni CEO e Chairman FSI Company