Smart working e rientro in ufficio

Data di pubblicazione: 02 SET 2022
Lo scenario oltre la pandemia e nuove modalità di fruizione degli spazi di lavoro. L’esperienza di Dussmann.

A cura di Dussmann
 
A due anni e mezzo dall’inizio dell’emergenza sanitaria da Coronavirus possiamo a ragion veduta sostenere che il modo di fruire gli spazi lavorativi sia radicalmente cambiato, soprattutto nel settore terziario.
Nell’era pre Covid pressoché tutti i luoghi di lavoro rispondevano a criteri minimi di vivibilità, che si esprimevano all’esterno attraverso la richiesta di servizi facilmente standardizzabili: sanificazione dei locali, ristorazione curata e attenta alle esigenze nutrizionali degli utenti, manutenzione degli edifici, space planning e servizi di governance.
Erano un’eccezione le realtà, soprattutto internazionali, che offrivano ai propri collaboratori servizi aggiuntivi evoluti sia in termini di welfare che di allestimento degli spazi comuni. 
La pandemia per ragioni di sicurezza ha introdotto un utilizzo massiccio dello smart working che, nel caso di grandi aziende e gruppi multinazionali, è stato assorbito come nuova modalità di lavoro da alternare o addirittura preferire alla presenza negli uffici. 
Oggi, quindi, lo scenario del quale Dussmann si trova a operare in qualità di società di facility management è profondamente cambiato. 
I nostri clienti ci chiedono di aiutarli a gestire la relazione con i loro collaboratori attraverso la creazione di un luogo di lavoro più attrattivo, grazie all’integrazione di nuovi servizi, accanto a quelli di facility tradizionale, grazie a un maggiore comfort degli spazi e a una sempre più focalizzata attenzione alle persone in termini di responsabilità sociale. 
È dunque compito delle società di facility management come la nostra mettere in campo le proprie risorse per supportare i Clienti nella creazione di valore rispetto ai propri stakeholders e sviluppare un’offerta di servizi che nell’atto pratico consenta a imprenditori, Middle e Top Management di concentrarsi sulle attività core della propria società. 
Il concetto stesso di qualità è cambiato: oggi viene dato per assodato che un servizio debba essere ben sviluppato, ben pensato e ben erogato. 
La differenza la fa chi offre un servizio flessibile, dinamico e che porta un concreto miglioramento effettivo nella vita di chi lo riceve. 
La nostra triangolazione ideale per creare un AWE – Attractive Work Environment, ha il Cliente al centro, con il compito importantissimo di offrire ai propri collaboratori un ambiente di lavoro confortevole e fruibile; da un capo vi sono i lavoratori che vivono in maniera nuova gli spazi e da essi vengono ispirati, e dall’altro lato c’è Dussmann che, all’inizio del processo, fornisce soluzioni per mantenere gli spazi confortevole e fruibili. 
Come si riesce in questo intento? Aggiornandoci e sfruttando al massimo le nostre competenze, dalla manutenzione civili e impiantistiche, alle attività di sanificazione che contribuiscono a garantire un ambiente di lavoro non solo pulito ma sicuro, fino ad arrivare all’integrazione con l’Information Technology – anche grazie all’uso dell’Intelligenza Artificiale. Oltre ovviamente ai servizi di ristorazione aziendale e ai servizi accessori nella gestione degli edifici. 
Il facility manager secondo Dussmann, dunque, ha superato l’idea del “single point of contact” ma è diventato un partner strategico altamente e multi-specializzato, che è in grado di ascoltare e di sviluppare soluzioni moderne, efficaci e non convenzionali.