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Data di pubblicazione: 21 MAG 2012
Antonio Musacchio racconta Grandi Stazioni dal punto di vista dei fornitori: “La sfida è operare su strutture attive 24 ore su 24, 365 giorni l’anno”

Grandi Stazioni, l’organizzazione che ha il compito di riqualificare, gestire e valorizzare il patrimonio immobiliare di tredici delle maggiori stazioni ferroviarie italiane, rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama nazionale del Facility Management. Antonio Musacchio, Direttore Generale di Na.Gest. Global Service, società controllata da Italiana Costruzioni, ci racconta l’esperienza dal punto di vista di chi, come Responsabile del Contratto di Grandi Stazioni per conto dell’ATI aggiudicataria dell’appalto per la manutenzione nel lotto nord, partecipa a questa esperienza in qualità di  fornitore.
Come siete entrati a far parte del progetto Grandi Stazioni?
Italiana Costruzioni fa parte di un’ATI che ha come capogruppo Siram e che, oltre a noi, comprende anche Eugenio Ciotola e CN Costruzioni come mandanti. Tutte queste aziende hanno dato vita ad una società consortile denominata Stazioni Nord Facility (SNF), creata per gestire al meglio i servizi assegnati: conduzione e manutenzione impiantistica, sia programmata che straordinaria e quando necessario anche edile.
Quali sfide ha portato in particolare questa commessa?
Sotto alcuni aspetti si tratta di un contratto di Facility Management tecnologico di tipo tradizionale, per molti altri invece è davvero innovativo e complesso dato che include le sette più importanti stazioni del nord Italia distribuite sul territorio centro settentrionale tra Genova a Venezia, tutte collegate da un’organizzazione comune che fa capo a Grandi Stazioni, nostra diretta controparte contrattuale nella gestione dell’appalto. L’altra grande sfida e particolarità è quella di operare su delle strutture che devono funzionare a pieno regime 24 ore su 24, 365 giorni all’anno con il massimo afflusso di pubblico nei periodi dell’anno lavorativamente più complessi (Natale e Ferragosto). Ogni parte di questi immobili deve perciò essere sempre in perfette condizioni e da questo punto di vista una delle maggiori criticità è, per noi, quella di far sì che elementi sottoposti a particolare stress, come scale mobili ed elevatori, siano sempre a punto, con un occhio particolare ai livelli di sicurezza che devono essere sempre massimi e che rappresentano una delle maggiori criticità, dato il sempre notevole afflusso di pubblico all’interno delle strutture.
Ma la nostra opera non si limita a questo. Al momento, ad esempio, stiamo supportando il cliente per aiutarlo nell’implementazione e messa a regime di un nuovo applicativo gestionale, che consentirà un collegamento più fluido tra tutta la reportistica legata ai servizi e la funzione amministrativa di Grandi Stazioni.
Come vi siete strutturati per svolgere al meglio la gestione?
In maniera speculare al nostro cliente: abbiamo un responsabile del contratto che dialoga con una figura analoga presente in Grandi Stazioni. Allo stesso modo è presente un nostro responsabile in ogni stazione che ha un ruolo equivalente al loro station manager e queste due figure dialogano in maniera costante per fare in modo che il servizio di manutenzione sul sito sia sempre puntuale e della massima qualità.
Quali saranno i prossimi passi?
Ci poniamo come filosofia aziendale l’obiettivo non solo del costante miglioramento dei servizi offerti dalla nostra organizzazione, ma anche il proposito di poter avere un approccio propositivo orientato verso il cliente. In tal senso l’idea nuova potrà essere quella di organizzarsi per poter recepire le indicazioni provenienti dalle indagini di customer satisfaction condotte sul pubblico da Grandi Stazioni, verificando ove possibile, per le voci che riguardano lo stato degli immobili,  il nostro apporto rispetto ad un trend di dati che confidiamo possano essere sempre più positivi.


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