Publiredazionale Natuna
L’offerta integrata di servizi di Facility Management nel nostro Paese sta aumentando per qualità e diffusione. Per vedere a quale punto è giunta questa evoluzione abbiamo interpellato Luigi Cavallari, Direttore Generale di Natuna.
Quali sono i vantaggi portati dall’Integrated facility Management?
L’IFM rappresenta oggi l’unica strada percorribile per garantire alle aziende, siano esse pubbliche o private, la possibilità di ottenere servizi di elevata qualità e allo stesso tempo un taglio delle spese in linea con le riduzioni necessarie ad affrontare l’attuale periodo di crisi. Attraverso l’IFM infatti, e in collaborazione con i provider in grado di erogare prestazioni caratterizzate da tali processi di integrazione, è possibile individuare e ridurre il “total cost” dei servizi di Facility Management attraverso un attento studio delle reali esigenze del cliente e l’eliminazione degli SLA (Service Level Agreement) superflui. L’IFM permette, quindi, di sostenere il cliente nei rapporti di lungo periodo e di dare concrete risposte alle mutevoli esigenze che dovessero intervenire.
Come può essere realizzato tutto ciò dal punto di vista pratico?
La nostra strategia prevede tre principali driver attraverso i quali raggiungere l’obiettivo di fidelizzare il cliente, superando così quelle perplessità e quei timori naturalmente portati dalla prospettiva di entrare in un rapporto a lungo termine e di affidare la totalità dei propri servizi ad un unico soggetto esterno. Il primo driver è rappresentato da una costante reingegnerizzazione e monitoraggio dei processi, per garantire l’adeguamento degli SLA alle sempre mutevoli esigenze del cliente sia in termini di saving che di qualità del servizio. Il secondo prevede l’utilizzo di soluzioni innovative, quali ad esempio le energie rinnovabili, capaci di garantire anche il raggiungimento degli obiettivi di budget e che quindi non siano percepite come mere operazioni di marketing, bensì come strumenti per la realizzazione di un vestito su misura. L’ultimo driver è dato dalla realizzazione di soluzioni in grado di generare ricavi senza che gli stessi si configurino come un costo per il cliente. È importante ribadire, inoltre, che tutte le nostre soluzioni nascono da un attento studio della realtà del cliente e vengono personalizzate di volta in volta.
Qualche esempio?
In relazione al primo aspetto i possibili esempi sono molteplici. Volendo segnalare i più rappresentativi mi vengono in mente i casi di Alitalia, British American Tobacco e degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri. Nel caso di Alitalia, propedeuticamente all’inizio dell’appalto, abbiamo proceduto con una reingegnerizzazione dei processi che ha permesso di evidenziare al loro Facility Management Department (FMD) il costo diretto ed indiretto degli SLA precedentemente richiesti evidenziandone, attraverso un percorso critico, i benefici e l’impatto sul cliente interno. La rimodulazione delle specifiche con relativa realizzazione di economie di scala gestionali ha permesso di conseguire un risparmio pari a circa il 22% del total cost del servizio. Nel caso di British American Tobacco la reingegnerizzazione rappresenta un processo continuo che, eseguito in partnership con il FMD del cliente, è volto ad individuare soluzioni migliorative anche attraverso la progressiva integrazione di nuovi servizi che garantiscano la possibilità di realizzare nuove sinergie con i servizi già affidati a Natuna. Il servizio affidatoci, che prevedeva nel 2006 solo un numero limitato di prestazioni, è arrivato oggi a includere la quasi totalità dei servizi di FM. Nel caso degli Istituti Fisioterapici Ospedalieri, contratto nato nel 2000 in regime privatistico, si è recentemente svolto un processo di reingegnerizzazione attraverso il quale è stato possibile allineare sia gli importi che gli SLA dei diversi servizi alle nuove esigenze del Cliente. Attraverso tale reingegnerizzazione è stato possibile assicurare agli I.F.O. un risparmio di circa il 15% sui canoni dei prossimi 4 anni, anche grazie ad una riduzione dei costi di erogazione dei servizi per Natuna, con una garanzia di allineamento dei livelli qualitativi del servizio alle esigenze della Direzione sanitaria.
Quale spazio possono occupare le energie rinnovabili nel processo di IFM?
Le energie rinnovabili rappresentano allo stesso tempo una grande opportunità per il cliente e un importante driver commerciale per Natuna. Riteniamo, infatti, che le energie rinnovabili siano uno strumento che va analizzato nel contesto dell’IFM e che dalle stesse non si possa più prescindere. Ancora oggi incontriamo clienti che interpretano tali strumenti come entità slegate dai processi di IFM e rinunciano perciò ai potenziali benefici che porterebbe la loro integrazione. La sfida di Natuna, operando attraverso la propria Divisione E.S.Co., è quella di proporre soluzioni legate alle energie rinnovabili nei propri progetti di IFM, fornendo ai clienti due garanzie; la prima è che le soluzioni proposte non restino fini a loro stesse ma che siano in linea con le reali esigenze dell’azienda e nascano da un attento studio delle dinamiche e delle esigenze proprie di ogni singola realtà; la seconda è la possibilità di veder riconosciuta, grazie agli investimenti effettuati da Natuna stessa ed al rapporto di lungo periodo che lega gli attori del processo, la garanzia di un risultato e non una semplice attività di installazione.
Qual è stata la risposta del mercato?
Sicuramente positiva ancorché parziale. Sempre più spesso vengono favorevolmente valutate le soluzione integrate di IFM ed energie alternative ma, anche a causa della presenza all’interno delle aziende clienti di diversi centri decisionali (Energy Manager, Facility Manager, Ufficio Acquisti) a volte in conflitto tra loro, le richieste del mercato in tal senso sono ancora poche e le energie rinnovabili vengono viste come progetti ed investimenti separati dall’IFM. Particolarmente positivi sono comunque i riscontri relativi alle soluzioni Natuna che prevedono la generazioni di ricavi senza che gli stessi si configurino come un costo per il cliente. Ad esempio la panchina Fotovoltaica, progettata e brevettata da Natuna, ha il pregio di garantire al cliente un notevole ritorno di immagine a costo zero se inserita in più ampi progetti di IFM.
Luigi Cavallari
Direttore Generale, Natuna Laureato in Economia e Commercio inizia la sua attività in Policarbo nel 1994. Nel 2000 fonda la Natuna S.p.A. (oggi Società del Gruppo Tosinvest) di cui è attualmente Direttore Generale
Clicca qui per conoscere Gestire