Sedus racconta il Vodafone Village, un borgo eco-sostenibile

Data di pubblicazione: 21 OTT 2013
Il quartier generale di Vodafone Italia, o Vodafone Village, nasce a Milano, in Via Lorenteggio, su una superficie di 67.000 mq precedentemente occupata da una fabbrica dismessa, e rappresenta il più grande investimento immobiliare di Vodafone nel mondo.

Tre corpi principali adibiti ad uffici con facciate completamente trasparenti e un corpo che ospita gli spazi collettivi affacciano sulla piazza, creando un “borgo” che si rifà alla più antica tradizione architettonica italiana, ma si basa sulle più innovative tecnologie.

La realizzazione del nuovo edificio ha richiesto circa 4 anni di lavoro (maggio 2008/primi mesi del 2012) e sintetizza due temi essenziali per Vodafone: “la responsabilità sociale e l'attenzione all'ambiente”. Il tema della sostenibilità ha guidato infatti tutte le scelte progettuali, attraverso un approccio a 360° che ha visto l’utilizzo di evolute soluzioni che hanno permesso di dimezzare l’impatto ambientale: dal giardino fotovoltaico di 800 mq, capace di produrre ogni anno piu’ di 87 mila Kwh, all’impianto di trigenerazione da 3 Megawatt, dal recupero delle acque piovane al cemento fotocatalitico che permette l’abbattimento degli inquinanti presenti nell’aria.

Queste e altre importanti scelte progettuali hanno permesso di ridurre del 20% i fabbisogni energetici rispetto alle location precedentemente occupate da Vodafone, e di richiedere la certificazione Leed Commercial Interiors che riconosce i plus progettuali degli spazi interni.

Il complesso, realizzato dal Gruppo Carminati, e’ stato progettato dagli architetti Roberto Morisi e Roland Gantes di P.R.P Architettura; l’interior design è stato affidato allo Studio Dante O. Benini & Partners Architects che ha creato uffici e spazi comuni capaci di favorire la filosofia del lavoro/benessere portata avanti dall’azienda e basata su attività in team e spirito collaborativo.

Le postazioni di lavoro sono organizzate in cluster per 4 o 6 persone, schermate da armadi bassi ad ante fonoassorbenti. Il ritmo delle scrivanie è interrotto da tavoli con poltroncine e divani colorati con alti schienali fonoassorbenti per l’incontro e il confronto con i colleghi (concentration room), divertenti phone booth (call box) fonoassorbenti per le telefonate “private”, banconi touch-down, aree archivio. Le aree copy sono chiuse con un circuito di aerazione dedicato. Assecondando l’attenzione al rispetto ambientale, sono distribuite sul piano “eco aree” per la raccolta differenziata e distributori gratuiti di acqua filtrata della rete idrica. Ogni ambiente è stato reso ulteriormente accogliete da un progetto dedicato di graphic design.

Gli ambienti lavorativi, sviluppati orizzontalmente in open space e connotati da aree di incontro formali e informali, rispecchiano un modo di lavorare più interattivo e dinamico, basato sul lavoro di squadra, su un approccio interdisciplinare, sul movimento e la condivisione delle idee, oltre che sull’innovazione tecnologica.
Il risultato è un centro di aggregazione in grado di assolvere diverse funzioni: da spazio lavorativo a punto di ricezione aperto al pubblico, da area commerciale, a luogo di supporto per i suoi 3000 dipendenti attraverso tutta una serie di facilities.

Dal punto di vista impiantistico, il controsoffitto è stato concepito come sistema integrato: travi fredde, illuminazione e pannelli in lamiera microforata potenziati con materassini fono assorbenti. Tra gli spazi comuni spiccano una nursery aziendale, il Red Bar, punto di incontro panoramico per riunioni di lavoro in un’atmosfera suggestiva con giardino e giochi d’acqua. La Caffetteria è un funzionale e vivace ristorante aziendale organizzato a “isole” con giardino, aperto per tutta la giornata lavorativa: 1500 mq per gestire oltre 2000 pasti, ma anche per incontri di lavoro informali. Oltre a questi, il Learning Center, vera e propria università all’interno dell’azienda e il Vodafone Theater, che occupa 900 mq e 200 mq di Terrace e ospita 380 persone. Comfort, benessere ambientale, sostenibilità, prestazioni acustiche di eccellenza, illuminotecnica e scenari audiovideo all’avanguardia sono i suoi punti di forza.

Il progetto delle aree verdi – sviluppato dall’architetto Patrizia Pozzi – assume un ruolo centrale nella realizzazione, entra in relazione con gli edifici imitandone le forme organiche e creando effetti dinamici. Ecco quindi che la piazza sopraelevata è quasi interamente occupata da una collinetta verde, con alberi ad alto fusto che rievocano un “bosco” tagliato in due da uno specchio d’acqua, mentre la copertura di uno degli edifici è trasformata in un giardino pensile che si sviluppa con un percorso centrale affiancato da un’onda verde ombreggiato dal pergolato costituito dai pannelli fotovoltaici.







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