Qualità della vita: la nuova frontiera della performance

Data di pubblicazione: 19 FEB 2014
Da una parte Sodexo, leader mondiale nei Servizi di Qualità della Vita, dall’altra l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), insieme in un’ambiziosa partnership triennale finalizzata alla promozione della Qualità della Vita come fattore per lo sviluppo e per il progresso della società.
Un’iniziativa importante, che vedrà le due organizzazioni condividere le proprie conoscenze in tema di qualità della vita, maturate da due diverse prospettive, quelle di chi opera nella società civile (aziende del settore privato, ONG, ambienti accademici...) e di chi lavora con il settore pubblico, in uno scambio attivo e complementare.
Sodexo, infatti, grazie ai suoi 428.000 collaboratori e ai 75 milioni di persone che serve ogni giorno, gode di una percezione dettagliata sulla qualità della vita quotidiana delle persone sul lavoro, a scuola, negli ospedali, nelle case di riposo, che consente uno sguardo micro-economico sulle condizioni di vita e sul benessere delle persone. “Un contributo certamente prezioso” come ha dichiarato il Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurria.
L’OCSE, da parte sua, attraverso il lavoro in corso con i governi e le imprese, ha potuto acquisire una visione macro-economica sulla società, che ha tradotto in un indicatore internazionale unico: il Better Life Index, un indice che consente di confrontare il benessere in tutti i Paesi sulla base di 11 temi che l’OCSE ha individuato come essenziali in materia di condizioni materiali di qualità della vita e che vanno oltre i numeri delle statistiche economiche e del PIL.
Una partnership perfettamente in linea con la filosofia di Sodexo, come ha sottolineato l’Amministratore Delegato Michel Landel: “In Sodexo siamo profondamente convinti che il miglioramento della qualità della vita sia la chiave per la crescita futura. Siamo molto felici di poter lavorare con l’OCSE, che ha fatto così tanto per evidenziare l’importanza del concetto di better life come componente chiave del progresso della società e ha fatto sforzi considerevoli per aiutare a promuovere una scuola di pensiero che metta il benessere delle persone al centro dello sviluppo economico. Dopo avere esaminato il problema dello sviluppo e dell’incremento della produttività, e considerando la questione dei costi ambientali della nostra attività economica, il tempo ci ha portato a volgere la nostra attenzione verso un’area ugualmente cruciale: favorire un’economia più umana”.

Il Forum 2013
La prima occasione di confronto e lavoro è stato il Forum 2013 dell’OCSE - che si è svolto a Parigi, presso il Centro Conferenze dell’Organizzazione - un evento pubblico che, dal 2000, riunisce una volta all’anno in un summit internazionale tutti i settori della società (nel 2013 erano presenti oltre 1.500 persone tra capi di Stato e di governo, premi Nobel, dirigenti di aziende, di organizzazioni non governative, sindacati, membri del mondo accademico e dei media... provenienti da 63 Paesi del mondo) per confrontarsi e condividere politiche, idee, esperienze, sfide sociali ed economiche.
Sulla base dei risultati del 2012, il dibattito del Forum 2013 si è concentrato sul tema di come realizzare un futuro sostenibile, attraverso tre argomenti chiave: promuovere la crescita inclusiva e affrontare le disuguaglianze; ripristinare la fiducia nel sistema; promuovere la sostenibilità.
Un contributo importante al dibattito è venuto dal gruppo di dirigenti ed esperti di Sodexo che ha partecipato al Forum, tra cui Michel Landel, Amministratore Delegato del Gruppo, che è intervenuto alla sessione plenaria della tavola rotonda su “Il nuovo contratto delle società”. Il dibattito ha analizzato il fatto che, mentre i leader politici sono preoccupati per la sostenibilità economica degli attuali modelli di welfare sociale in un momento in cui il debito pubblico è elevato, la crescita è bassa e si assiste all’invecchiamento della popolazione, alcune aziende, come Sodexo, hanno scelto un modello di business diverso, la creazione di valore sociale.
Ecco come Michel Landel ha affrontato la questione: “La crisi attuale ha rivelato i limiti del nostro modello economico. Decenni di razionalizzazioni e sforzi per migliorare processi, metodi, strutture e competenze hanno esaurito il potenziale per promuovere la produttività ed esercitano una pressione crescente su uomini e donne. La pressione compromette la speranza di trovare una realizzazione personale nel lavoro. Anche il consumo non sembra dare soddisfazione, indipendentemente dai livelli di reddito. Le nostre economie moderne, come molti economisti fanno notare, non sono riuscite a coniugare crescita e felicità.
E quindi, siamo tutti dinanzi alla stessa sfida: trovare nuove risorse per sviluppare una crescita armoniosa che porti non solo valore ma anche la realizzazione che dovrebbe risultare da essa. Secondo me, la soluzione potrebbe essere riassunta in due parole: esseri umani. In Sodexo, abbiamo una visione. Crediamo che per creare valore duraturo le organizzazioni e la società debbano metter le persone al centro del loro pensiero.
Questa è la ragione per cui consideriamo che la qualità della vita sia un fondamentale, e finora ampiamente inesplorato, fattore chiave nella performance individuale e collettiva. Noi ne abbiamo fatto il nostro mestiere e la nostra ragione d’essere.
Nelle aziende, negli ospedali, nelle scuole, nelle prigioni e nelle fabbriche, il Ventesimo secolo ha portato ai Paesi sviluppati svariate soluzioni logistiche e tecnologiche alle principali sfide quantitative che affrontano le società moderne: produzione, trasporti, cure mediche e così via. Oggi, se desideriamo migliorare la performance di questi luoghi collettivi, il benessere delle persone deve diventare il focus principale.
Solo per fare alcuni esempi, nelle aziende e nelle fabbriche l’obiettivo non è solo produrre, ma anche fidelizzare e motivare i talenti; negli ospedali non è solo curare i pazienti, ma anche proteggere la loro dignità e creare un ambiente che dia comfort e benessere psicologico, utile alla guarigione. E ancora, nelle scuole e nelle università, in un’epoca in cui Internet rende la conoscenza accessibile a tutti, la questione più importante è come creare un ambiente che stimoli la motivazione a imparare.
Ovunque, la sfida è trovare il modo per riconciliare i bisogni individuali con gli obiettivi delle organizzazioni; riconoscere che le organizzazioni sono anche luoghi in cui le persone vivono la loro vita, e porre l’enfasi su cosa migliora la qualità della vita.
Per molti l’idea rimane vaga o troppo generalizzata. Per noi, è un tema concreto e misurabile.
Un luogo genera emozioni e orgoglio, attrattiva e impegno. Attraverso il layout, la funzionalità, l’apertura verso il mondo esterno e il simbolismo, gli spazi fisici creano punti di riferimento e culture condivise. A un livello più individuale, la qualità della vita nelle organizzazioni può essere valutata attraverso dettagli, che spesso appaiono cruciali. Le persone devono inoltre essere viste in base alle loro relazioni con gli altri. I decisori dovrebbero utilizzare la qualità della vita come strumento per sostenere le loro strategie focalizzandosi sui lavori più semplici e, a volte, invisibili. In termini pratici, la qualità della vita procura a uomini e donne motivi per sentirsi meglio e più rispettati; accelera il progresso individuale e, per estensione, anche quello della società.
Nella nostra dedizione al miglioramento della qualità della vita, siamo orgogliosi del nostro ruolo in questa fondamentale rivoluzione. Oggi, la nuova frontiera della performance è umana. Spostare il nostro focus sugli uomini e sulle donne ha le sue radici in considerazioni etiche.  Ma alla fine l’etica deve unire i suoi sentieri con quelli dell’economia: questa è la grande speranza dei nostri tempi. Riconoscere l’importanza dell’elemento umano prima di tutto porta a un ripensamento su come ristabilire un equilibrio nell’economia. E di conseguenza trasforma anche il business. Gli uomini e le donne che lavorano per un’azienda devono essere i reali beneficiari del suo successo: questo è senza dubbio il modo migliore per assicurare la sostenibilità di un’azienda.
L’equilibrio deve ispirare le politiche dell’azienda anche nelle aree della diversità e dell’inclusione. L’integrazione delle minoranze, il collegamento tra generazioni, le pari opportunità per uomini e donne, l’integrazione dei dipendenti con disabilità, il rispetto dell’orientamento sessuale sono tutti driver della performance. A ogni livello nella nostra azienda e in quelle dei nostri clienti, abbiamo trovato che la diversità ci aiuta ad essere più forti e più innovativi. Lo stesso vale per la formazione e lo sviluppo dei dipendenti. Più che mai la competitività globale delle aziende dipende dai talenti.
Naturalmente, il riconoscimento dell’importanza degli esseri umani non può essere circoscritto soltanto alla sfera aziendale. Deve portare a nuove prospettive nelle politiche pubbliche, favorendo un’economia più orientata all’essere umano e un nuovo modello di crescita”. Ecco il punto in cui Sodexo e OCSE si incontrano, uniscono le forze e realizzano una sinergia preziosa per promuovere la Qualità della vita come fattore di sviluppo e progresso della società, con l’essere umano al centro.

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