Equilibrio di genere: una scelta che garantisce migliori performance

Data di pubblicazione: 19 OTT 2014
Un argomento forte e convincente per spingere le aziende a favorire l'equilibrio di genere tra i suoi collaboratori? Semplice: a tutti i livelli di un'organizzazione, dalla sala del board al magazzino, l'equilibrio di genere crea un clima più favorevole a migliori prestazioni e all'innovazione. E molti studi, ricerche e case history lo dimostrano.

Dalla stanza dei bottoni...
Un recente studio del Credit Suisse Research Institute, ad esempio, ha evidenziato che le aziende che hanno una presenza femminile nel Consiglio di Amministrazione fanno registrare migliori prestazioni delle altre. Condotta su un campione di 2.400 società nel mondo, monitorate dal 2006 al 2012, la ricerca ha messo in luce come le azioni delle aziende con almeno una donna nel CdA hanno fatto registrare prestazioni migliori del 26% rispetto alle altre. Insomma è più probabile che abbiano performance più marcate, dimostrino doti di leadership più forti, abbiano accesso a un bacino di talenti più ampio, siano in grado di anticipare le preferenze dei consumatori e conseguano migliori risultati nella governance aziendale e sociale.

Risultati, questi, che trovano riscontro anche in Italia: una ricerca condotta dall'Università Bocconi di Milano nel 2013 ha rilevato che le imprese con un amministratore delegato donna o un CDA a prevalenza femminile registrano in media un incremento dei profitti del 18%, mentre un aumento della presenza femminile dal 25° al 75° percentile si traduce in una crescita dei profitti del 12%.

Insomma con le donne ai massimi livelli dirigenziali gli affari vanno meglio. Catalyst, l'organizzazione no-profit che ha la mission di ampliare le opportunità per le donne nelle imprese, ha dimostrato che anche solo un 10% in più di donne nel CdA porta ad un aumento della presenza femminile in posizioni dirigenziali del 21%. E questo, a sua volta, ha un ritorno sul patrimonio netto, sull'utile derivato dalle vendite e sul capitale investito.

... al front-line
Un'argomentazione convincente a dimostrazione dell'importanza dell'equilibrio di genere è stata rivelata da un recente sondaggio di Gallup, che ha studiato il mix tra i sessi e i risultati finanziari di circa 800 tra rivenditori di materiale elettronico e ristoranti degli Stati Uniti. Esaminando diversi fattori, tra cui ubicazione geografica e periodo di attività, la ricerca ha evidenziato che gli esercizi commerciali con un miglior mix tra i sessi realizzano migliori performance finanziarie. I negozi di articoli elettronici con un miglior equilibrio tra uomini e donne, a parità di attività, hanno generato una crescita dei ricavi del 14% in più rispetto agli altri. Allo stesso modo, i ristoranti con squadre più equilibrate hanno registrato ricavi netti, a parità di ubicazione, superiori del 19%. Sangeeta Badal, autore dello studio e consulente senior del Gallup Research Institute, sostiene che raggiungere un equilibrio dei sessi tra i dipendenti è importante a tutti i livelli. Secondo lo studioso, troppo spesso si pensa che il modo in cui i dipendenti ai livelli più bassi percepiscono il posto di lavoro non influisca sulle prestazioni finanziarie dell'azienda, mentre tra i due fattori c'è un legame più stretto di quanto ci si renda conto.

Equilibrio tra i sessi, le parole chiave
Due sono gli elementi fondamentali a supporto del miglioramento delle performance: il fattore femminile e un ambiente inclusivo e non omogeneo.
Come ha messo in evidenza una ricerca dell'Harvard Business Review del 2011, se il numero di donne in azienda cresce, aumenta di pari passo l'intelligenza collettiva. I ricercatori, guidati da Anita Woolley, professoressa al Carnegie Mellon, e Thomas Malone, professore al MIT, hanno riscontrato come la diversità di genere sia non solo importante per il funzionamento e i risultati di un gruppo, ma come il contributo delle donne sia direttamente responsabile del miglioramento della performance collettiva del gruppo. Il Massachusetts Institute of Technology ha individuato che la differenza nell’attività creativa e nella efficienza di diversi gruppi di lavoro è da ricercarsi prevalentemente nella presenza di donne.

Un'altra ricerca, condotta dalla professoressa Katherine Phillips della Columbia University, ha evidenziato invece come i gruppi di maggioranza diventano tanto più innovativi quanto più aumenta il coinvolgimento delle minoranze, generando in media migliori risultati nei più diversi ambienti. Chi appartiene a un gruppo sociale maggioritario comincia a considerare in modo molto più critico i problemi di cui si occupa se si trova in un gruppo disomogeneo. In un ambiente inclusivo e non omogeneo, gli individui si aspettano di trovare differenti punti di vista, ne riconoscono la dignità e lavorano più duramente per assimilare idee diverse. Così i risultati generati da team disomogenei sono migliori rispetto a quelli di gruppi omogenei.

Case history: Sodexo, il successo grazie all'equilibrio di genere
Le aziende desiderose di migliorare l'equilibrio tra i sessi e promuovere l'avanzamento femminile devono spesso fare i conti con un atteggiamento di opposizione alla presenza di donne nella leadership aziendale: più si sale nella scala gerarchica, meno donne si trovano. I ricercatori hanno ribattezzato questo fenomeno il "tubo che perde" (Leaky Pipeline) e spiegano che il problema non è tanto far arrivare le donne in posizioni di comando, quanto creare una cultura inclusiva, senza pregiudizi, che consenta a ciascuno di raggiungere il proprio potenziale, fornendo gli strumenti che permettano alle donne di dare il meglio a ogni livello della loro carriera.

Come è successo in Sodexo, leader mondiale nei Servizi di Qualità della Vita, che, fin dalla sua fondazione, ha messo l'equilibrio di genere al centro della propria strategia e che ha portato, nel 2009, alla nascita di SWIFt (Sodexo Women's International Forum for talent) con l'obiettivo di accelerare l'implementazione dell'equilibrio tra i sessi all'interno dell'azienda, attraverso l'impegno personale di suoi alti dirigenti. Due volte all'anno, 34 donne dirigenti senior in rappresentanza di 15 nazionalità diverse si incontrano per identificare azioni specifiche e misurare risultati al fine di progredire nel raggiungimento di un equilibrio tra i sessi, rendendo il processo sostenibile in tutte le componenti di un'azienda presente in aree geografiche molto diverse. Inoltre, un comitato direttivo composto da 6 membri si occupa della gestione quotidiana e della concreta implementazione delle azioni.

Le iniziative SWIFt hanno generato progressi tangibili per Sodexo, promuovendo e sostenendo un equilibrio dei sessi tra i manager della società. Quando è stato fondato SWIFt, solo 260 donne avevano preso parte a programmi di mentoring sulla leadership. Nel 2013 il numero era quasi triplicato, raggiungendo quota 660. Un altro obiettivo di SWIFt è sviluppare dei veri e propri network dedicati all'equilibrio tra i sessi, per generare una cultura di inclusione e diversità, e facilitare l'avanzamento femminile a ogni livello aziendale. Ancora una volta, i progressi sono evidenti se si osservano le cifre. Mentre nel 2009 esisteva solo un network dedicato, nel 2014 ce ne sono 13, con decine di gruppi di lavoro che collaborano a un dialogo globale.

L'attenzione alla parità di genere in Sodexo è nata insieme all'azienda e si estende a ogni livello aziendale. E proprio in questi giorni ha ottenuto un importante riconoscimento pubblico: con il 43% del suo Comitato Esecutivo e il 38% del proprio Consiglio di Amministrazione composti da donne, forti reti di donne in tutto il Gruppo e un impegno per la parità di genere al centro della propria strategia, Sodexo si è classificata al primo posto per l'equilibrio di genere nel gruppo dirigente nella classifica stilata tra le società quotate alla Borsa di Parigi nell'indice SBF 120.

Sophie Bellon, Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione e Consigliere Speciale per la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione del Gruppo Sodexo, che ha ricevuto il premio dal segretario di Stato francese per i Diritti delle donne Pascale Boistard, ha dichiarato: "È stato un grande onore accettare questo riconoscimento per conto di Sodexo. Voglio dire alle donne di oggi che i ruoli di leadership sono alla loro portata, e alle aziende che la diversità di genere non è solo una fonte di creatività e di equilibrio, è il futuro della gestione. È stato meraviglioso vedere così tante grandi aziende dimostrare il loro impegno per femminilizzare la loro leadership".

Sophie Bellon ha inoltre sottolineato l'importanza di SWIFt nel guidare il viaggio di Sodexo verso una maggiore diversità di genere.


A cura di: