CBRE: Presentata l'indagine sulle intenzioni degli investitori per l'anno in corso

Data di pubblicazione: 07 FEB 2018
Anche nel 2018 gli investitori continuano a credere nel mercato immobiliare italiano.

Milano, 7 febbraio 2018 – CBRE, leader mondiale nella consulenza immobiliare, ha presentato oggi i risultati dell’indagine sulle intenzioni di oltre 50 investitori nazionali e internazionali in ambito immobiliare, per comprendere come il mercato nel nostro Paese verrà influenzato dalle loro strategie di investimento nel 2018.
 
Dall’indagine, presentata a margine di Perspective 2018, è emerso che per il 70% degli intervistati le elezioni politiche non sono viste come una minaccia per il settore immobiliare e che l’economia italiana si rafforzerà ulteriormente nel 2018 (63% dei rispondenti). Inoltre, circa il 70% degli investitori ritiene che l’inclusione delle società di investimento immobiliare nello schema dei PIR (Piani Individuali di Risparmio),  farà guadagnare al mercato una spinta sotto l’effetto positivo di questo nuovo strumento finanziario. Per quanto concerne gli investimenti, dopo il 2017 da record, anche per il 2018 le premesse sono positive: nuovi investitori, nuove asset class e nuovi veicoli di investimento potrebbero far crescere ancora i volumi nell’anno in corso.
 
“L’Italia - dichiara Alessandro Mazzanti – Amministratore Delegato di CBRE Italia - è considerata un target di investimento interessante nello scacchiere europeo, con grandi potenzialità di crescita grazie ad alti livelli di consumi e di reddito disponibile. Entriamo nel 2018 con maggiore ottimismo sulla crescita economica in atto, tenendo anche in considerazione che l’incertezza legata alla situazione politica per gli investitori non è un fattore determinante. Le previsioni di crescita per quest’anno si confermano migliori rispetto al passato. Il sistema bancario sembra aver trovato stabilità, e l’inizio del 2018 potrebbe marcare un punto di svolta per le banche, che potrebbero tornare a finanziare l’economia dopo essersi finalmente liberate dal peso degli NPLs.”

Nel confronto con il 2017, infatti, il 45% degli investitori ha dichiarato che la propria attività di investimento in Italia sarà maggiore nel 2018, un dato che in linea con quello dello scorso anno (47%, rispetto al 2016). Ancora una volta l’ostacolo principale è la mancanza di prodotto (25% dei rispondenti), seguito dal prezzo degli asset (16%) e dalla mancanza di trasparenza del mercato (13%).
 
Il 2018 sarà l’anno della logistica: dopo due anni record il settore continua a rappresentare il mercato con maggiori opportunità di sviluppo e di crescita. La quota di intervistati che ha indicato la logistica come target preferito di investimento in Italia nel 2018 si è attestata al 20%, in forte crescita rispetto all’8% del 2016 e al 14% del 2017. Nel 2018 gli sviluppi totali dovrebbero superare il milione di mq; ciò conferma il momento positivo per il settore e la sua crescente centralità nel più ampio panorama del mercato soprattutto come investimento immobiliare. Si rafforzerà nel 2018 la ricerca di nuove tipologie di immobili prima d’ora non contemplate, come i magazzini per la consegna dell’ultimo miglio, con dimensioni medio-piccole e location fino ad ora rimaste ai margini dalle principali ricerche da parte degli operatori.  
 
Sempre secondo gli investitori, oltre il 40% ritiene che anche quest’anno saranno ancora le banche gli attori più attivi nei processi di vendita immobiliare; al secondo posto i fondi immobiliari (secondo il 25% circa dei rispondenti) e a seguire il settore pubblico (circa 15%) e gli sviluppatori di nuovo prodotto (circa 12%). Infine, del 60% dei rispondenti che ha dichiarato che sta valutando nuove opportunità di sviluppo, circa la metà (45%) ha indicato che queste opportunità saranno nell’ambito degli uffici e ben il 90% ha indicato Milano come meta preferita.
 
-----  Segue dettaglio per settore  -----
 
MERCATO UFFICI
Per quanto riguarda gli uffici, nel 2018 la domanda per nuove tipologie di ambienti di lavoro - come coworking, acceleratori e incubatori o veri e propri ambienti open space -  crescerà e vedrà l’ingresso di nuovi operatori già presenti in altri mercati europei. Continuerà inoltre la tendenza delle multinazionali a spostare la loro sede in location iconiche e centrali, con l’avvio di nuovi cantieri nell’area di Porta Nuova e di ristrutturazioni di trophy asset esistenti. L’interesse degli investitori nel comparto è migliorato nel 2018 passando dal 16% delle preferenze al 19%.
 
MERCATO RETAIL
Nel 2018 è prevista un’espansione dei retailer nei mercati principali, anche grazie alla tendenza del click to brick, ma i nuovi format dovranno rispondere più velocemente agli stimoli esterni e integrarsi meglio con il canale online. La strategia dei retailer si conferma la stessa degli ultimi anni: l’high street di Milano è la prima tappa, seguita da Roma, per poi espandere la loro presenza nei centri commerciali o nelle high street di altre importanti location Italiane come Firenze, Venezia e Bologna. Per quanto riguarda i centri commerciali, un cambiamento importante iniziato nel 2017 e atteso proseguire nel futuro è quello della digitalizzazione: essenziale per l’integrazione tra online e offline. Riuscendo ad integrare i centri commerciali con gli strumenti digitali è possibile aumentare il proprio bacino, creare interazione, acquisire conoscenza e sfruttare poi gli elementi offline per poter fidelizzare e aumentare le probabilità di ritorno dei clienti avendo più informazioni disponibili su un maggior numero di utenti ed anche più soddisfatti.
 
MERCATO HOTEL
Nel comparto degli Hotel, il trend positivo in atto si rafforzerà nel 2018 con un’ulteriore crescita del volume di investimenti che continuerà ad essere supportato da un incremento delle performance alberghiere e da una pipeline significativa. Negli ultimi anni sono cambiati i flussi dei turisti nel mondo: l’instabilità politica e la preoccupazione per la sicurezza personale continueranno a influenzare il processo decisionale e la scelta delle mete turistiche. Numerose catene si stanno affacciando al mercato ricettivo italiano con l’obiettivo di aprire nuovi hotel lifestyle nei quattro mercati principali (Roma, Milano, Firenze, Venezia) dove esiste già una forte connotazione culturale e il gap dell’offerta locale è evidente. Tra i diversi marchi che stanno pensando di aprire format lifestyle in Italia ci sono Edition (Marriott), Innside by Melià (Melià) e Kimpton (IHG).