Engie guida l'assalto 'straniero' alle bollette luce e gas degli italiani

Data di pubblicazione: 20 MAR 2018
 
Riprendendo una delle più celebri rubriche della Settimana enigmistica, si potrebbe scrivere che forse non tutti sanno che Engie, il gruppo leader nel mondo per la produzione e vendita di energia elettrica, nato dalla fusione di due colossi francesi come Gaz de France e Suez, si occupa anche di calcio. Anzi, è uno dei protagonisti assoluti del mondo del pallone in Italia. Non tanto perché proprietario di squadre professionistiche. E nemmeno perché mette il suo nome in qualità di sponsor sulle magliette. Ma perché è il numero uno nella gestione di stadi nel nostro paese, tanto da essere tra i promotori per il progetto del nuovo stadio di Cagliari. Un ruolo che ha consolidato dopo l’acquisizione, nel gennaio scorso, del 75%di Ecoprogram Servizi: con 150 dipendenti e oltre mille collaboratori, è tra i gruppi più importanti nel facility management e gestisce clienti come lo stadio di San Siro, il Forum di Assago, lo stadio del Sassuolo a Reggio Emilia nonché i centri sportivi di Inter e Milan. Un portafoglio che si aggiunge agli altri stadi in cui era già presente da Verona a Udine. Ma per quale motivo, uno dei gruppi più noti nel settore dell’energia in Italia, al quinto posto per la produzione di elettricità (dopo Enel, Eni, A2a ed Edison) e al sesto per vendite di gas ai clienti finali dovrebbe occuparsi di gestire servizi, sicurezza e logistica di uno stadio di calcio o di un palazzetto?